Bambine e bambini malati di AIDS – Centro di accoglienza – Cambogia

Testo di Luca De Mata

Guerra alla disperazione all’isolamento.
Come qui in questo centro in Cambogia nella capitale. Phnom Penh.
Bambine e bambini malati di AIDS
Raccolti dalla strada, strappati a morte certa.
Guerra di amore con l’arma dell’amore verso il nostro prossimo.
Le nostre parole sono nulla rispetto alle sue.
Lei abbandonata da tutti qui accolta nel nome dell’amore
si scopre sorella grande cosciente di avere in tasca
come i suoi fratelli nell’Aids un orologio con le lancette corte.

(testo luca de mata)

  • Bambina: Transitional House – Phnom Penh – Cambogia.
    Qui mi sento la sorella più grande di tutti, Sappiamo di essere malati di AIDS. L’ho preso dalla mamma insieme al mio fratellino più piccolo. Anche lui qui. Tutto da mio padre, Un irresponsabile. Ha trasmesso il male alla mamma e poi noi. Lui quando ha scoperto di essere malato di aids è diventato violento. Soprattutto con noi. Con la mamma. Non ha più voluto lavorare. Se non era per le ONG saremmo già morti. Ho avuto tanta paura dopo le prime analisi. Anche degli antiretrovirali! Ma qui oltre le medicine ho ritrovato l’affetto che mi era mancato. L’educazione che mi era mancata. Non ho più tutta la paura di prima, Sorrido. Momenti che sono felice. Mia madre ora è contenta e mi ripete “Studia! Non Ti fermare!” Ed io studio anche se c’è gente che dice che è inutile perché tanto siamo tutti bambini condannati. E’ gente che pensa solo a sé! Quando non hai studiato accetti tutto. Accetti che tuo padre ti picchi. Che ti abbia condannato a morte con il suo comportamento irresponsabile. Tutto ti sembra giusto. Anche sapere che la tua vita sarà breve. Non combatti contro la malattia, è il tuo destino!
  • Direttrice: Transitional House – Phnom Penh – Cambogia.
    Questa è la casa numero sette per aiutare i bambini malati di AIDS del programma dei Marinold chiamato Little Sprout – iniziato nel luglio del 2004. Guardate questi bambini e capite subito il livello della loro malattia. Questa bambina di fronte a me ha segni molto evidenti della gravità. I suoi genitori sono ricoverati in ospedale in fase terminale. Lei lotta prendendo gli antiretrovirali e medicine contro la tubercolosi – i fondi vengono dal ministero della salute cambogiano e da amici in America o in Europa.
    Le sei persone che lavorano in questa casa, lavorano ventiquattro ore al giorno. Stare vicino, assistere questi bambini è molto molto faticoso ma riusciamo grazie alla forza che riceviamo da Dio.
    Anche se ci domandiamo Dio perché?
    Quando questi bambini muoiono, lo smarrimento, la sofferenza…è immensa. E la domanda è sempre la stessa! Dio perché degli innocenti? Ogni anno facciamo una gita con tutti i bambini e poi quando è Natale ci sono sempre doni per tutti.
    Sono Cristiana, ma non posso non domandarmi…Dio! Perché loro?
46 risposte
  1. Anna :

    Si! oggi troppi hanno un orologio con le lancette corte, ma non solo i malati di AIDS. Non scordiamo che anche dietro l’angolo di casa nostra c’è gente che muore di fame

  2. Aldo :

    Ha ragione la persona che intervenuta prima di me!!!!!
    ma io personalmente mi sento impotente. dovremmo cambiare tutti, ma questa è una storia antica quanto il mondo.

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