La testimonianza della Madre Badessa di Rosano – Pontassieve

Cattolicesimo

Italia: Siamo nell’Abbazia
delle Monache Benedettine di Rosano,
dove la vita della comunità
è scandita ancora oggi
con i tempi ed i modi
che volle san Benedetto, il fondatore
di quest’ordine religioso
oltre mille anni fa.
Stiamo per incontrare
la madre Badessa
nel parlatorio della clausura.
Le chiediamo: sulle piazze del
mondo si va a testimoniare la pace,
ma c’è anche chi va a seminare
la morte in nome di Dio.

Madre – Badessa di Rosano – Pontassieve – Italia

Forse noi, monache benedettine di clausura, possiamo apparire persone fuori dal mondo e quindi le meno adatte a parlare dei grandi problemi di oggi, come pace, dominio, giustizia.
Si sopprime la vita ai primi albori per non doversi assumere impegni o rinunciare alla propria libertà, si uccide per una manciata di soldi da sprecare nel divertimento o nella droga, non si accetta chi è diverso, si cerca sempre più di difendere caparbiamente i propri interessi e le proprie idee.
Se invece noi avremo assimilato e fatti nostri gli insegnamenti del Vangelo, gli esempi di Gesù e dei suoi Apostoli, le nostre reazioni seguiranno una logica totalmente diversa, si sintonizzeranno su un’opposta lunghezza d’onda, su quella dell’amore vero, pronto a scusare, a perdonare, perfino a dare la vita per i propri nemici come Gesù.
Solo così vivremo e irradieremo la vera pace e insieme gusteremo la vera libertà con i frutti dello Spirito quelli elencati da S. Paolo che sono: «Amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, Fedeltà, mitezza, dominio di sé; e San Paolo precisa: contro tutte queste cose non c’è legge», infatti non sentiremo più Dio come dominatore ma, come è in verità, creatore, principio vitale di ogni uomo e della storia degli uomini, colui che ha dato sé stesso per noi e per la nostra salvezza, perché ci ama e con la Sua grazia ci rende figli di uno stesso Padre e quindi fratelli con uguale dignità, uguali diritti, uguale amore, uguale pace.

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