Ruolo della donna nella società a maggioranza Islamica

Islam 31 Commenti

Egitto: il Cairo. In questa grande millenaria nazione la professoressa Zeinab Radawan dell’Università del Cairo sta pregando in casa. Lei oltre che docente è tra le donne più impegnate per una interpretazione della legge islamica ad esaltazione del ruolo femminile nelle nostre società. La professoressa Zeinab Radawan è considerata una tra le più attive nel mondo arabo per una interpretazione della legge islamica che non mortifichi il ruolo della donna. La professoressa ha studiato attentamente l’insieme delle regole imposte dalla fede musulmana, gli obblighi della donna verso l’uomo, e viceversa, la poligamia, il velo.

  • Zeinab Radawan – Università del Cairo – Egitto
    “In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso. Sulla questione della donna araba e di come viene vista dall’occidente c’è confusione tra la religione musulmana ed i gruppi che esercitano il potere sulle donne.
    Se prendiamo quanto è stato scritto nel Corano riguardo il velo e il modo di vestire della donna, non troviamo il termine “velo” quale vestito obbligatorio per la donna. Alle donne è chiesto rispetto davanti all’uomo e la conservazione della virtù. Non c’è un vestito preciso che porti alla virtù. Noi quindi potremmo dire che l’Islam non intende imporre un vestito speciale per le donne, ma intende un comportamento specifico che orienta sia l’uomo che la donna, e non susciti il desiderio sessuale.
    Per quanto riguarda la poligamia: l’Islam l’ammette solo in due casi: quando la moglie è sterile o è malata!
    Se la prima moglie non ha di come sostenersi rimarrà nella casa e la nuova moglie deve accettare di vivere con lei nello stesso luogo…se è necessario. La moglie deve essere sempre d’accordo, diversamente è maledetto da Allah!
    Perciò è proibito sposarsi per il piacere.
    Nella pratica invece gli uomini si sposano più volte senza osservare queste norme. Sono così, peccatori davanti a Dio.
    Io personalmente non metto il velo!
    Io sono giusta per come mi comporto, non perché porto, o non porto, il velo!
    E quando nelle moschee invitano a mettere il velo, loro non conoscono la realtà della fede.
    E poi le persone che pagano ragazzi e ragazze, li obbligano ad obbedire ai loro ordini, fanno questo per creare problemi nelle organizzazioni, nelle università e far degenerare nella violenza le manifestazioni. E sono questi gruppi a spingere sempre nuove persone convincendole che loro sono gli eletti ad andare contro questa società che è corrotta. Spero di vedere la fine di questi atteggiamenti.”

        (Zeinab Radawan – Università del Cairo – Egitto)

Anche le parole della professoressa Zeinab Radawan come tante altre che abbiamo raccolto sono testimonianza della
preoccupazione dei moderati di tutte le fedi che la corruzione dei governi, dei popoli non si combatte con una
 lettura fondamentalistica delle religioni, che negano i diritti delle donne più che della libertà di fede e di conversione.

(testo luca de mata)

Schiavitù sessuale: il più vile, sgangherato e lucroso dei domini.

Cristianesimo 72 Commenti

Tailandia. Alcune suore
di fede cattolica hanno organizzato dei centri
per queste ragazze vendute in bar
in luoghi di massaggi.
Ed anche qui la domanda
perché su i più fragili,
bambini e donne,
l’accanimento delle più turpi violenze.
del più vile sgangherato quanto
più lucroso dei domini:
il sesso?

(testo luca de mata)

  • Suor Jiemjit Thamphichai e Suor Michelle Lopez
    Centro “Fontana della Vita” Suore del Buon Pastore – Pattaya – Tailandia
    “Le ragazze che vengono a fare questo lavoro qui a Pattaya non lo fanno per loro volontà questo è evidente.
    Uno straniero che in occidente ha uno stipendio bassissimo viene qui e vive da re.
    Da cinquemila baht al mese poco più poco meno di 130 dollari, ad una ragazza e può usarla ventiquattro ore al giorno in tutti i sensi, serva, moglie, prostituta.”
    “Nel nostro centro insegniamo che sia l’uomo che la donna sono tutti la stessa immagine di Dio.
    Tutto questo non avviene soltanto nei così detti bar, ma anche nelle finte case di massaggi dove arrivano addirittura i tour, gruppi. Fuori c’è scritto massaggio tradizionale ma ciò che avviene dietro a queste facciate non ha niente a che fare con il massaggio.”

(Suor Jiemjit Thamphichai e Suor Michelle Lopez)

  • 1° ragazza Centro “Fontana della Vita” suore del Buon Pastore Pattaya
    “Ma per i miei figli ho dovuto e devo fare questo mestiere.
    A casa mia non ho altro che debiti.
    Molte volte mi siedo a piangere con i bambini.
    Perché dobbiamo avere questa condizione di vita?
    Perché dobbiamo essere così poveri ? –
    Gli stranieri, i clienti ci guardano dall’alto in basso e delle volte…dopo avermi usata…non mi danno nulla. Nulla! Nulla!…”

         (1° ragazza)

  • 2° ragazza Centro “Fontana della Vita” suore del Buon Pastore Pattaya
    “Sono in questa città perché la mia famiglia è molto povera. Io lavoravano nelle risaie i miei genitori sono pieni di debiti.
    I nostri creditori venivano a casa a minacciarci – il tasso d’interesse cresce ogni mese.
    Qui non è facile non conosco la lingua.
    All’inizio avevo paura di andare con gli stranieri perché alcuni sono anche sadici.
    comincio il lavoro alle cinque della sera e finisco alle tre di mattina e qualche volta anche fino alle quattro del mattino.”

          (2° ragazza)

Quello che non hanno detto
tutte queste ragazze è che vengono
dai villaggi del nord della Tailandia
e che sono delle schiave
spesso vendute dalle stesse famiglie
per pagare gli interessi su i debiti
Schiave che le organizzazioni criminali
costringono a prostituirsi.

(testo luca de mata)

Donna: carne per il prossimo cliente.

Cattolicesimo, Cristianesimo 86 Commenti

Dio pace o dominio?
E quindi come non affrontare
l’umanità nella sua interezza
maschile e femminile?
Non si approfitta forse
di una lettura
fondamentalista delle religioni
per sottomettere il segno femminile
a quello maschile?
Tutti figli di un unico Padre!
e poi lì al mercato a
comprare una donna
30 anni più giovane di te!
e sbattertela
schiava delle tue perversioni!
E poi
donna usata
risbatterla
dove l’hai acquistata
solo carne
per il prossimo cliente.
Nel quartiere a luci rosse
di Bangkok il convento
di clausura delle monache
Carmelitane una presenza
ed una testimonianza unica
di amore e di coraggio.

(testo luca de mata)

  • Suor Tharica Tiravanichpong – Priora Carmelitane – Bangkokt-tiravanichpong-priora.bmp
    Siete nel Carmelo di Bangkok tutto intorno a qui i turisti alla ricerca del sesso. E tantissimi di questi così detti turisti sono cristiani. Tanti hanno una famiglia e tanti tornano con l’aids. Tragedie in cui coinvolgono mogli e figli.
    Come chiamarli turisti gente che usano queste ragazze come se fossero dei prodotti commerciali, vendere e comprare godimento. Ragazze costrette a prestarsi a tutto quello che i loro clienti chiedono.
    Tutto questo è contro Dio
    Tutto questo fa scadere il valore dell’umanità e della persona umana.
    Donne sfruttate ridotte a merce senza valore.
    In particolare chi è cristiano si dovrebbe ricordare che non si sfrutta mai una persona e per di più per scopi sessuali.
    Usano i loro soldi per umiliare i poveri, comprano i poveri per fare sesso,
    Perché non usano il loro denaro per alleviare le sofferenze dei poveri e conquistarsi dei meriti.
    Dovrebbero ricordarsi di essere cristiani e non usare il denaro per ottenere il domino sessuale sul prossimo.

(Suor Tharica Tiravanichpong )

Tutte vendute dallo stesso clan

Cattolicesimo, Cristianesimo 3 Commenti

Dio perché
bambine e bambini
possono essere venduti
a giocatori di perversioni
macellai della dignità?
La nostra dignità!

(testo luca de mata)

  • Ex schiavaprostituta  – (presso Suore del Buon Pastore)
    “A quel tempo eravamo 5 ragazze e siamo state tutte vendute dallo stesso clan.
    Ci hanno messo insieme e ci hanno portato in Giappone, ma non ci hanno detto che lavoro avremmo dovuto fare. Ci parlavano con dolcezza promettendoci di poter scegliere lì un lavoro. Non come in Tailandia, che se non ricevevamo i clienti eri sequestrata e bastonata.
    Ma una volta arrivata a Tokio sono stata portata nella zona a luci rosse minacciandomi che se avessi cercato di fuggire mi avrebbero prima bastonata e poi ammazzata…
    Ho subito in silenzio per molto tempo.  Anche durante il periodo del ciclo delle mestruazioni mi bastonavano perché non davo prestazioni ai clienti.
    Dovevo fare tutto quello che i clienti mi chiedevano fino a quando non avessi estinto il mio debito. Un debito senza fine. Perché una volta estinto il debito da una parte mi portavano da un’altra e lì mi dicevano che avevo un altro debito da estinguere.
    Ed infine mi hanno lasciata libera, senza più un padrone ho dovuto continuare a prostituirmi per poter mangiare.
    Mi drogavo perché senza droga non mai avrei avuto la forza di fare quello che facevo.
    Ho passato 10 anni a fare la prostituta.
    Ero disperata! Ringrazio le suore, e le persone dello governo che mi hanno aiutato ad uscire da questo commercio e spero che non ci siano più altre ragazze che come me…”

(ex schiava)

Bambini con il sangue che gli fa scoppiare la pelle di Aids! Dio perchè?

Testo di Luca De Mata 91 Commenti

Davanti a tanta miseria
a tanto cinismo
Davanti a chi specula su i malati terminali
A chi caccia dalle scuole bambini
con il sangue che gli fa scoppiare
la pelle di aids!
Come non domandarsi
Dio perché?

(testo luca de mata)

Che studia a fare? Lui ha l’aids ! – Bangkok – Tailandia

Cattolicesimo, Cristianesimo 98 Commenti
  • Padre Joseph Maier – Dir. Op. sociali – Slum –  Bangkok
    “Qui ci sono cinquanta bambini e tra questi cinquanta venti bambini studiano nella nostra scuola cattolica, perché molte scuole non accettano questi bambini affetti da aids. Vedi questa bambina, ha i segni dell’aids. Ma questi bambini anche se hanno l’aids hanno diritto di studiare.
    Guarda quel bambino, non ha ancora molto tempo.
    Sai cosa gli ha detto a scuola la maestra a questo bambino? due settimane fa? Non hai bisogno di venire a scuola. E sai perché gli detto questo? Perché lui ha l’aids e morirà.
    Ho contattato il nostro legale e stiamo denunciando la scuola e l’insegnante.
    Capisci cosa si arriva a pensare e fare.
    Si caccia da scuola un bambino perché lui ha l’aids.
    Che studia a fare? E’ solo una bambino che dovrà morire!”

(Padre Joseph Maier )

Negli angoli bui delle società derubando dignità alla morte

Cattolicesimo 4 Commenti

Cosa è poi il perdono
se non il più alto dei ragionamenti?
Il più puro, altruistico
pensiero che si fa sentimento.
Amore verso il prossimo
Religione e ragione vanno insieme,
La religione non è violenza
Né quando la si offre,
né quando la si annuncia
può essere una violenza.
Ma troppo spesso in nome dell’amore,
delle religioni più che della solidarietà
si esercitano violenze
meno evidenti delle spade
che tagliano le teste .
Violenze nascoste
che operano negli angoli bui delle
società derubando dignità alla morte.
Ma c’è chi si oppone e con coraggio
denuncia

(testo luca de mata)

  • Padre Giovanni Contarin – Fond. San Camillo – Thailandia
    Il fenomeno dell’Aids legato ai soldi al potere ha intaccato anche la nostra società in Tailandia abbiamo anche avuto esempi di questo .
    Persone che hanno costruito delle situazioni in cui sfruttare la morte .
    L’ammalato non è accolto per quello che è e l’ammalato non è accolto per dargli un reinserimento o per renderlo più capace di capire se stesso nella malattia ma il malato di aids è accolto per far funzionare dei forni crematori per avere dei numeri per dire alla gente ecco questi sono i nostri risultati quelle sono le montagne di ceneri di teschi di ossa e questo è quello che facciamo e con questo sfruttare una situazione che da soldi potere e vantaggi.
    Questo significa anche capitalizzare la morte la sofferenza e la presenza di questi centinaia e migliaia di persone che invece vogliono da noi un amore gratuito e un atto di misericordia e un perdono che non è assolutamente nostro e umano ma che è di Dio in noi.

        (Padre Giovanni Contarin)p-g-contarin-camilliano.bmp

Quale diritto abbiamo di uccidere?

Jainismo 48 Commenti

Una millenaria Fede carica di spiritualità: le parole del guru Jainista Yogesh Jain.

Yogesh Jain – Guru Jainista

  • “La religione Giaini è una religione spirituale tutte le creature devono essere felici, nessuno deve soffrire.
    Nella religione Giaini Dio è senza forma , Dio è puro.
    Dio non ha creato nulla e non distruggerà nulla. Ogni uomo è libero di scegliere la sua vita. Tutte le creature hanno il diritto di vivere in questo mondo.
    Quale diritto abbiamo di uccidere?
    Se un uomo sa come nuotare nel fiume insegnerà ad altri a nuotare, se non sa nuotare farà affogare gli altri nell’acqua.
    Se hai studiato per un Master insegnerai ad altri.
    Tutti dobbiamo diventare degni per altri.
    Se guadagni 4 rupie darai 2 rupie a chi non ne ha.
    Ma se non guadagni cosa potrai dare?
    Nella natura gli alberi ci danno ossigeno.
    Un respiro quello degli alberi che fa vivere anche noi, e noi non possiamo far mancare l’acqua agli alberi.
    Il Gange!
    Il Gange scorre, la mucca beve l’acqua dal fiume, ed il leone beve l’acqua.
    Dalle formiche all’elefante tutti hanno necessità dell’acqua del Gange.
    L’uomo riceve il cibo ed ombra dall’albero che ha piantato Ma per l’albero non c’è differenza tra animali e uomini.
    Da frutti per tutti .
    Così la religione fa superare le sofferenze. Questo il suo sapere, questo la religione insegna.
    Questo è l’operare di un uomo santo, aiutare a superare le sofferenze.
    Questo è nei nostri insegnamenti.
    Anche voi siete venuti qui da lontano per incontrare uomini santi, liberi senza legami né dentro al cuore né fuori.
    Chi è santo và nudo a mendicare!
    Il cielo è il suo vestito.
    Non ha ostacoli. Non dipende da nulla.
    L’uomo santo si muove come l’acqua che scorre, continua a camminare.
    Attraversa i villaggi, le città, i fiumi e i campi senza fare nessuna differenza tra le persone, parlando della religione ai vecchi e ai bambini.
    Nel tempo in cui viviamo dobbiamo prendere esempio dai grandi dei tempi antichi, dobbiamo raccontare il loro modo di vivere ai nostri bambini, nelle case nelle scuole nei collegi, alle madri ai padri. La sacralità della vita!”

(Yogesh Jain – Guru Jainista )

La strada della non violenza

Jainismo 37 Commenti
  • Anil Kumar – capofamiglia
    Il mio nome è Amil Kumar sono orgoglioso di essere nato in una famiglia Jaine noi crediamo che ogni creatura deve essere salvata e che non dobbiamo far soffrire gli altri. Abbiamo una piccola famiglia e siamo vegetariani e stiamo attenti a tutto, attenti a non pronunciare parole che facciano soffrire altre creature.
    Sono molto fortunato perchè i miei figli, le mie nuore e i miei nipoti seguono la strada della non violenza.
    E’ stato il desiderio di mia madre che tutti nella nostra famiglia seguissero la non violenza.
    Siamo orgogliosi di questo. Ogni giorno con i miei figli ci svegliamo alle 5 del mattino, ci laviamo, ci mettiamo i vestiti puliti ed andiamo al tempio e preghiamo, tornando dal tempio i bambini vanno a scuola. E noi al lavoro.

(Anil Kumar)

Il giainismo si sviluppa
in India nel VI secolo a.C.,
Fondato da una comunità
di profeti che aggiunse
ai precetti esistenti,
non uccidere, non mentire,
non possedere nulla e nulla
che non ti sia stato donato
aggiunsero la castità e
la confessione dei peccati gravi.
L’ascesi ha un ruolo fondamentale
nel ciclo di passaggio da un corpo all’altro.
Il Gianismo come il buddismo
si offre dicendo no:
alla violenza,
alle passioni,
al desiderio materiale.
“Vestiti di aria”, nudi
vivono un voto totale
di spogliazione di ogni possesso,
totale mortificazione di ogni desiderio.ind_0815.JPG

(testo luca de mata)

Libertà di pensare liberi

Testo di Luca De Mata 2 Commenti

Per secoli
i popoli hanno identificato
religione e civiltà,
civiltà e religione.
Ma oggi tutto si sovrappone
civiltà
popoli
convivenza
religioni,
Ma nessuna legge,
nessuna costituzione
potrà cancellare le radici religiose
e le tradizione dei popoli,
come nessuna religione potrà imporsi
sulla libertà di pensare
liberi!
Se la religione non è libertà,
è la religione che va in crisi!
Se la civiltà non è libertà,
è la civiltà che va in crisi!
La religione?
Chi cerca Dio
vuole entrare nel pensiero di Dio.
Ed ancora più vuole
sentirsi libero
nella sua ricerca di Dio.
Amore.
Tolleranza
Rispetto!
qualunque religione essa sia
come in India.

(testo di Luca De Mata)

« Precedente