Libertà religiosa e diritto internazionale

Cristianesimo

Prof. Silvio Ferrari – Università Statale di MilanoItalia

Dopo la seconda guerra mondiale e soprattutto dopo la reazione ai crimini del nazismo il diritto internazionale si è profondamente modificato e ha affermato l’esistenza di diritti fondamentali che spettano ad ogni persona umana per il solo fatto di essere una persona umana.

Tra questi diritti fondamentali uno dei più importanti è stato ed è ancora oggi il diritto alla libertà di religione. Significa che non importa quale sia la religione della gente, perché qualsiasi persona ha il diritto di avere o non avere una religione, ha il diritto di praticarla, di insegnarla ai suoi figli, di celebrare i riti e le cerimonie di questa religione.

Questo diritto è stato inteso come un diritto assoluto – che non può essere limitato in nessuna maniera e quindi vuol dire che non si può impedire di avere per esempio un proprio luogo di culto dove riunirsi per pregare o non si può impedire di indossare dei simboli religiosi, per esempio una Croce o per esempio una Kippàh ebraica o per esempio un altro simbolo religioso.

Credo per concludere che il vero problema che deve affrontare nei prossimi anni il diritto internazionale e le organizzazioni che presiedono al Diritto Internazionale sia quello di dare una attuazione sempre più precisa e sempre più piena a questi diritti richiedendone il rispetto integrale a tutti gli Stati e cioè richiedendo a tutti gli Stati di adempiere a quelle obbligazioni che hanno assunto nel 1948 di fronte all’ONU o in altri testi di carattere internazionale.

Perché diversamente prima o poi la comunità internazionale non potrà fare a meno di reagire e di chiedersi: “Ma questi Stati che fanno parte delle Nazioni Unite possono continuare a far parte di queste organizzazioni se violano sistematicamente questi diritti?”

2 risposte
  1. Olga M. :

    OFFRI IL PERDONO, RICEVI LA PACE
    …Con profonda convinzione voglio quindi rivolgere un appello a tutti, affinché si persegua la pace sui sentieri del perdono. Sono pienamente consapevole di quanto il perdonare possa sembrare contrario alla logica umana, che obbedisce spesso alle dinamiche della contestazione e della rivalsa. Il perdono, invece, s’ispira alla logica dell’amore, quell’amore che Dio riserva a ciascun uomo e donna, a ciascun popolo e nazione, come all’intera famiglia umana. Ma se la Chiesa osa proclamare quella che, umanamente parlando, potrebbe sembrare una follia, è proprio a motivo della sua incrollabile fiducia nell’amore infinito di Dio. Come attesta la Scrittura, Dio è ricco di misericordia e non cessa di perdonare quanti ritornano a Lui (cfr Ez 18, 23; Sal 32[31], 5; 103[102], 3.8-14; Ef 2, 4-5; 2 Cor 1, 3). Il perdono di Dio diventa nei nostri cuori sorgente inesauribile di perdono anche nei rapporti fra noi, aiutandoci a viverli all’insegna di una vera fraternità….Giovanni Paolo II – 1997

  2. Aldo :

    Certamente se non ci fosse tutta questa necessità di petrolio anche le Nazioni Unite verso certi paesi cambierebbero atteggiamneto

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