Intolleranza e razzismo sempre più intaccano i principi fondanti delle democrazie
Ebraismo 74 CommentiOvunque gireremo lo sguardo
sugli altari innalzati dalle religioni
sul pianeta…
scopriremo che al fondo della speranza
di Dio e di ogni religione
c’è un uomo,
sia esso credente o non credente!.
C’è la vittoria dell’uomo, nella sua interezza di amore,e questo vale per tutte le religioni,
e questo comunque
è l’impegno di tutte le persone
di buona volontà
siano esse credenti o non credenti.
Sconfiggere il fondamentalismo terrorista
non è
e non sarà cosa facile.
Il rischio
che le società occidentali per difendersi
restringano i confini delle garanzie
alle libertà delle persone
esiste.
I segnali sono evidenti
Intolleranza e razzismo
sempre più intaccano
i principi fondanti delle democrazie.
Ma non è forse questo
il primo obbiettivo dei fondamentalisti?
radicalizzare lo scontro perché scontro ci sia!
Ma siamo già sull’orlo di questo baratro?
Ad Assisi nella giornata organizzata dalla
Comunità di Sant’Egidio
abbiamo incontrato
il Rabbino Capo d’Israele.
(testo luca de mata)
- Shear-Yashuv Cohen – Rabbino Capo d’Israele –
“Siamo venuti alla riunione di S. Egidio, in questa straordinaria città qual é Assisi, dove il Papa Giovanni Paolo II fece il suo famoso annuncio ecumenico per cercare, insieme agli uomini di fede di tutto il mondo, il cammino verso la pace.
La fede e l’amore sono due vie con le quali si possono ottenere le cose più straordinarie ma anche quelle peggiori. Gli uomini si uccidono in nome dell’ amore: questo non é vero amore, questo é invidia.
Gli uomini possono, in nome dell’amore, impegnarsi insieme per uno stesso obiettivo, santificarlo e purificarlo, lavorare per esso.
Noi pensiamo che quello che sta accadendo in questa Terra Santa, sacra per tutte le religioni, é che gli estremisti musulmani Hebzollah, della Jihad e di altri gruppi, invece di trasformare la fede e la religione in una fonte di solidarietà, collaborazione e amore per l’umanità che é stata creata nel nome di Dio, si rendono assassini per soddisfare la volontà divina.
Il Signore non vuole che ci uccidiamo l’un l’altro ma che ci amiamo e se c’é una terra che noi amiamo e santifichiamo e che loro amano e santificano, bisogna imparare a vivere insieme su questa stessa terra, la Terra Santa.
Impossibile negare la santità di questa terra perché nella Bibbia i profeti Isaia, Geremia e Ezechiele hanno profetizzato il ritorno dei figli d’Israele, degli ebrei, alla loro terra. l’Islam crede nella Bibbia: la chiamano “Il Libro dei Libri” e a noi ebrei ci chiamano “il popolo del Libro.”
Ho menzionato prima l’ultimo Papa che é stato uno tra i più popolari. Egli ha parlato di questa terra come la terra che Dio ha promesso ad Abramo, Isacco e Giacobbe e ha parlato del popolo ebraico come il popolo eletto, e di noi come i fratelli maggiori e amati.
E noi speriamo, noi crediamo e preghiamo che Dio illumini i cuori di coloro che vivono in questa Terra Santa e di coloro che li aiutano. Sappiano che noi rimarremo qui perchè questa é la volontà divina e che non ci uccideremo l’un l’altro, non ci massacreremo ma impareremo a vivere insieme.
Noi vogliamo fare qui un santo appello a tutti gli esseri umani che invocano il nome di Dio: mettete fine a quest’eccidio, mettete fine a questo spargimento di sangue! Risolveremo i problemi politici se ci sediamo insieme e parliamo “senza alzare la mano e la spada” uno sull’altro.
Io ripeto e dico: l’orribile interpretazione che viene data alla religione e alla fede che permette alla persona di suicidarsi per uccidere l’altro, il che è un doppio assassinio, uccisione di sé stesso e degli altri.
Io sono sicuro che é un’interpretazione falsa, io so che il Signore non ha ordinato questo, che l’Islam non obbliga a questo ed è una spiegazione errata su cui é necessario che ritornino i capi della religione musulmana .
Io mi rivolgo anche ai figli del mio popolo perché facciano di tutto per giungere alla pace e alla comprensione nella speranza che tutti noi possiamo vivere in qualsiasi luogo nella Terra Santa senza avere paura per la nostra vita e per le nostre famiglie.
Non é necessario strapparci da nessuna casa, da nessun insediamento, da nessuna azienda agricola solo per motivi politici. Siamo venuti per stare qui, questo é il grande precetto dell’ebraismo.
Il Precetto tra i più importanti, precetto che equivale tutte i precetti del Pentateuco: è vivere nella Terra Santa costruirla, abitarla e svilupparla nel bene di tutti i suoi abitanti e per il bene di tutto il mondo perché presto verrà il tempo della fine dei giorni in cui tutte le genti verranno e diranno: “Orsù andiamo e saliamo sul monte del Signore, alla casa del Dio di Giacobbe che ci indicherà la strada e andremo nelle sue vie perché da Sion uscirà la Torah e la parola del Signore da Gerusalemme. Amen.
Sia fatta la Sua volontà.”
(Shear-Yashuv Cohen)