Islam
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Egitto: il Cairo. In questa grande millenaria nazione la professoressa Zeinab Radawan dell’Università del Cairo sta pregando in casa. Lei oltre che docente è tra le donne più impegnate per una interpretazione della legge islamica ad esaltazione del ruolo femminile nelle nostre società. La professoressa Zeinab Radawan è considerata una tra le più attive nel mondo arabo per una interpretazione della legge islamica che non mortifichi il ruolo della donna. La professoressa ha studiato attentamente l’insieme delle regole imposte dalla fede musulmana, gli obblighi della donna verso l’uomo, e viceversa, la poligamia, il velo.
- Zeinab Radawan – Università del Cairo – Egitto
“In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso. Sulla questione della donna araba e di come viene vista dall’occidente c’è confusione tra la religione musulmana ed i gruppi che esercitano il potere sulle donne.
Se prendiamo quanto è stato scritto nel Corano riguardo il velo e il modo di vestire della donna, non troviamo il termine “velo” quale vestito obbligatorio per la donna. Alle donne è chiesto rispetto davanti all’uomo e la conservazione della virtù. Non c’è un vestito preciso che porti alla virtù. Noi quindi potremmo dire che l’Islam non intende imporre un vestito speciale per le donne, ma intende un comportamento specifico che orienta sia l’uomo che la donna, e non susciti il desiderio sessuale.
Per quanto riguarda la poligamia: l’Islam l’ammette solo in due casi: quando la moglie è sterile o è malata!
Se la prima moglie non ha di come sostenersi rimarrà nella casa e la nuova moglie deve accettare di vivere con lei nello stesso luogo…se è necessario. La moglie deve essere sempre d’accordo, diversamente è maledetto da Allah!
Perciò è proibito sposarsi per il piacere.
Nella pratica invece gli uomini si sposano più volte senza osservare queste norme. Sono così, peccatori davanti a Dio.
Io personalmente non metto il velo!
Io sono giusta per come mi comporto, non perché porto, o non porto, il velo!
E quando nelle moschee invitano a mettere il velo, loro non conoscono la realtà della fede.
E poi le persone che pagano ragazzi e ragazze, li obbligano ad obbedire ai loro ordini, fanno questo per creare problemi nelle organizzazioni, nelle università e far degenerare nella violenza le manifestazioni. E sono questi gruppi a spingere sempre nuove persone convincendole che loro sono gli eletti ad andare contro questa società che è corrotta. Spero di vedere la fine di questi atteggiamenti.”
(Zeinab Radawan – Università del Cairo – Egitto)
Anche le parole della professoressa Zeinab Radawan come tante altre che abbiamo raccolto sono testimonianza della
preoccupazione dei moderati di tutte le fedi che la corruzione dei governi, dei popoli non si combatte con una
lettura fondamentalistica delle religioni, che negano i diritti delle donne più che della libertà di fede e di conversione.
(testo luca de mata)
Islam
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- Sceicco Dr. Ihsan Baadarani – Damasco – Sirya.
“Tutti sono figli di Dio, tutti sono creature di Dio Onnipotente.
La società si costruisce secondo l’aiuto dato ai deboli da parte dei forti; la famiglia si costruisce secondo l’amore dell’uomo verso la donna.
Quanto più è la misericordia tra gli uomini quanto più sarà la pace e la sicurezza tra di loro.
Non c’è violenza nell’Islam nè in tutte le religioni.
Non vi è ingiustizia, oppressione, prepotenza, perché le religioni, e l’Islam, sono date da Dio.
E Dio è pace e misericordia.
Quattro nell’Islam sono le condizioni perché si possa combattere: la prima è se sei aggredito; la seconda è se sei cacciato dalla tua terra; e la terza è se la tua dottrina viene aggredita. La quarta condizione richiede la persistenza dell’ingiustizia.
Se ci sono queste condizioni allora la guerra diventa atto lecito. Il combattimento, se avviene, dovrebbe risparmiare bambini, anziani, donne, inermi e i malati.
Anche gli alberi non devono essere abbattuti e gli animali non devono essere uccisi.
Dio è pace,
Dio è misericordia,
Dio è amore.
E poiché Dio è amore, Egli ci invita alla conoscenza reciproca tra tutti gli esseri umani; alla collaborazione e ci invita a far del bene a tutti gli esseri umani senza distinzione alcuna.
A questo ci invita l’Islam perchè la terra diventi “casa della pace” “casa dell’amore e della Misericordia” perché Dio è pace, amore e misericordia.
E, se l’amore dovesse abbandonare i cuori degli uomini, allora non ci sarà collaborazione; e se viene a mancare la collaborazione non ci sarà il bene; e se manca il bene ci sarà allora la distruzione della terra.
Non vi è differenza tra gli uomini anche se cambia la loro religione, il loro colore, la loro lingua e le loro patrie.
La misericordia è la patria di tutti;
la pace è la patria di tutti;
l’amore è la patria di tutti.
Chi ama la patria e tutta la terra amerà i figli di Dio e vivrà in pace con loro e si sentirà sicuro tra di loro.
I nomi che si danno a Dio nell’Islam sono tanti e molteplici poiché il nome di Dio viene pronunciato in 99 modi e, tra essi,
“An – Nâfì” cioè “Colui che procura guadagno”;
“Al-Hadi” cioè “Colui che guida”;
“An-Nur” cioè “La Luce”;
“Al-Mahaba” cioè “L’amore”;
“Al-Rahma” cioè la “Misericordia”;
“Ar-Rahman” cioè “Il Misericordioso”;
“Al-Rahim” cioè “Il Compassionevole”;
“As-Salam” cioè “La Pace”;
“Al-Karim” cioè “Il Generoso”;
“Al-Afuww” cioè “Colui che cancella (le conseguenze dei peccati)”;
“Al-Ghafur” cioè “Colui che perdona”;
“Al-Tawwab” cioè “Colui che accoglie il pentimento”, il pentimento di tutti i suoi fedeli amandoli come loro amano;
Iddio dice nel Corano;”Egli li ama e loro amano Lui”.
Egli ama i fedeli e questi lo amano.
Egli ama tutto il creato e tutti lo amano”.
Iddio dice ancora;”Dio li ha accolti e loro fecero lo stesso.
Essi lo accolsero come il Dio della pace, dell’amore e della misericordia.
Ti chiediamo, o Signore, di essere misericordioso con noi il giorno della risurrezione e di diffondere la misericordia in mezzo a tutte le genti affinché la Tua misericordia si diffonda in noi, poiché Tu sei il Misericordioso, Tu sei la Pace, l’amore.
Iddio è pace e non prepotenza;
Dio è amore e non arroganza;
Dio è compassione e non severità;
Dio è Colui che ama i suoi fedeli e quindi dobbiamo amarlo.
E, se desideriamo amare Dio, dobbiamo amarci gli uni e gli altri perché Dio ci guarda e ci ama se vede l’amore tra noi.”
(Sceicco Dr. Ihsan Baadarani – Damasco – Sirya)
Dio ci guarda e ci ama se vede
l’amore tra noi ha appena detto
lo sceicco Ihsan Baadarani.
Parole di pace su cui tutti riflettere
Parole lontane, inconciliabili
con i profeti delle contrapposizioni!
In cui ci sono solo,
fedeli ed infedeli.
Ma è anche vero che il radicalismo
settario, quello che incolpa sempre l’altro,
che addita il nemico da odiare,
e questo vale per tutte le fedi,
fa più presa tra i milioni di diseredati,
piuttosto che le parole di pace scambiate
negli incontri di pace.
Probabilmente indicare
il nemico e non tendere mani
di amicizia ci fa fuggire
dall’accettare tutti le nostre responsabilità.
E’la fuga dai nostri problemi,
è fuga da tutte le nostre responsabilità.
(testo luca de mata)
Islam
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Cosa è il sacro poi se non il desiderio
di ogni uomo, di ogni donna
di voler andare oltre.
Sentimenti comuni di tutte
le religioni, come in Burkina Faso
dove Somalia Belem consigliere della
comunità mussulmana
non ha paura di condannare pubblicamente
chi cerca la morte per uccidere il suo prossimo.
Perché uccidere l’altro è cercare un altro
per togliergli la vita
e togliere quella vita agli altri che lo amano
e a Dio che lo ama .
(testo luca de mata)
- Somaila Belem – consigliere comunità musulmana – Burkina Faso
“Noi tutti sentiamo che nel mondo intero ci sono delle guerre causate da contrasti dovuti a malintesi tra le diverse religioni.. Ma qui in Burkina Faso non sta succedendo, perché tra di noi musulmani e cristiani ci accettiamo come figli della stessa grande famiglia.
Secondo la nostra fede musulmana, non è permesso che qualcuno si dia la morte; è Dio che toglie la vita. E se qualcuno si suicida, va contro l’Islam.”
(Somaila Belem)
Somalia Belem come tanti
suoi connazionali che appartengono alla
sua stessa fede Islamica
afferma che solo accettandosi
tutti figli della stessa grande famiglia
si vince sulla guerra!
Islam
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Non esiste un Dio del dominio,
una religione del dominio!
Gli interessi egoistici degli uomini,
i loro fanatismi, sono i veri nemici
della pace tra i popoli.
Ma ancora prima di queste domande
in molti affermano che
l’occidente è stata la culla di tutti
i fondamentalismi quando
non li ha finanziati
- Hassan Hanafi – Università del Cairo – Egitto
Il mondo funziona in base alla legge dell’azione e della reazione.
La civiltà occidentale si è ampliata nel materialismo, nel razionalismo e nella critica, ma nonostante ciò non si è salvata dalle guerre.
La prima guerra mondiale e poi la seconda guerra mondiale. Il colonialismo che coinvolse l’America latina, l’Africa e l’Asia.
La conseguenza fu l’odio verso la cultura occidentale.
Nascono movimenti integralisti negli Stati Uniti d’America mentre la destra si impadronisce dell’Europa specialmente in Germania dove rinasce il neonazismo e in Italia correnti di destra cosi come in Francia.
Tutto questo è una critica alla civiltà occidentale è una critica alla chiamata divina, alla profezia, come crede Bush che Dio lo ha scelto per eseguire la volontà dei profeti o come crede il sionismo che aspetta di tornare nella terra promessa secondo la promessa divina.
Questa è l’origine dell’integralismo in occidente come reazione agli aspetti materiali della vita e ritorno alla profezia rifiutata dall’occidente all’inizio dei secoli moderni.
Quanto alle tendenze integraliste fuori dall’occidente europeo e americano, queste sono nate a causa di determinate condizioni: l’occupazione della Palestina, dell’Iraq, l’occupazione di alcune zone del Libano, l’occupazione della Siria, la minaccia verso il Sudan e l’Iran nonché lo sgretolamento del mondo.
Queste condizioni hanno permesso l’apparizione del fondamentalismo inteso come difesa delle patrie e dei patrimoni in contrapposizione al modello occidentale.
Quindi l’integralismo nasce in ogni società a secondo delle specifiche condizioni. E così si manifesta la violenza, il rifiuto dell’altro e il fanatismo.
Se l’Europa e l’America tornassero a fondare le società in base alla giustizia e non alla forza e a riconoscere i diritti dei popoli alla autodeterminazione senza esercitare il principio dei due pesi e due misure allora forse diminuirebbe l’integralismo in Europa e questa ultima tornerebbe al periodo dell’Illuminismo del diciannovesimo secolo.
Nel mondo non europeo, cioè in Africa, America Latina e Asia, se i popoli di queste regioni dovessero essere liberi e riavere i propri diritti con una giusta distribuzione delle ricchezze tra ricchi e poveri, tra nord e sud,
poiché l’Europa ha privato l’Africa e l’Asia per duecento anni delle materie prime. Si pensi alla Gran Bretagna che ha occupato il Sud Africa per più di trecento anni, e quindi se il mondo tornasse a credere ad un principio unico, che noi nelle religioni chiamiamo Dio, e che non è ne britannico ne americano ne europeo e nemmeno africano,
Dio l’Unico davanti al quale tutti sono uguali, allora si che potremmo liberarci dell’integralismo e giungere ad un mondo regolato da un unico principio dove tutti sono uguali e dove non vi è ne forte ne debole, ne ricco ne povero,
di conseguenza il credo religioso si rifletterebbe nelle società europee e non europee dove tutti potremo vivere in un mondo dove regna la giustizia e non la forza, dove regna la pace e non la guerra.
(Dott. Hassan Hanafi )
Islam
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Pace!
dominio di Dio!
questa certezza
unisce tanti credenti
che non usano la religione
per se stessi
ma la mettono
al servizio di Dio per il bene
di tutti.
In questi nostri tempi,
dove serpeggia il relativismo
ed il fondamentalismo,
ed ogni credente
deve fare la sua parte per testimoniare
il desiderio di vivere
nella verità e nella pace.
Questo è possibile.
Siamo in Tailandia
nel grande slum
a ridosso del porto di Bangkok
nel centro di solidarietà fondato
da padre Joe Maier
incontriamo Ahmina Dae Belaeh coordinatrice
del gruppo delle donne musulmane dello slum
Ahmina Dae Belaeh coordinatrice donne musulmane Bangkok
Io sono di fede islamica e mi sento unita a Padre Joe anche per quello che fa per combattere la droga. Se ho dei problemi ne parlo con lui per avere aiuto e viceversa. Ci vogliamo bene! Siamo come un fratello ed una sorella.
Padre Joe fa del bene, e tanto! in questa nostra bidonville E’ una persona onesta!
Aiuta ed è vicino ai poveri, alle famiglie. Ai giovani che sono sbandati. Scusatemi se sarò breve, ma oggi è venerdì e tra poco alle dodici e trenta dovrò andare alla moschea a pregare. Non c’è grande differenza tra musulmani e cristiani. Noi qui ci vogliamo bene.
Io sono musulmana e quello che faccio per la gente di questo slum lo faccio perché credo nel Dio del Corano.
Così Padre Joe lo fa perché crede nel suo Dio.
Se poi c’è una rinascita come dicono i buddisti, rinasceremo , senz’altro, come persone superiori: perché abbiamo aiutato la nostra gente.
Io stessa non ho soldi da poter spendere, ho soltanto il mio cuore e lo do tutto per questa gente dello slum. E sono come tante altre persone che aiutano gli altri.
Come facciamo io e padre Joe, non è qui solo questione di aiutare con strumenti finanziari, ma è dare sé stessi in prima persona come facciamo noi.
E questo non è un fatto determinato da questa o quella religione, perché noi lavoriamo sul concreto.
La religione può essere diversa, ma noi collaboriamo sul concreto.
Tutto questo in una Tailandia
dove ovunque
i templi buddisti
ed il buddismo
segnano il territorio ed i comportamenti.
(testo di Luca De Mata)
Islam
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Nel rapporto
tra Cristianesimo ed Islam
i riferimenti a Gesù nell’hadith,
che la Tradizione
ha attribuito a Maometto
dimostrano il senso di venerazione
nei confronti di Gesù.
Si riconosce la sua importanza.
Ed anche se i mussulmani
sottolineano che Gesù
viene dopo Maometto,
i mistici, musulmani, hanno definito
Gesù nei loro scritti
come un maestro spirituale,
come colui che mette in risalto
l’amore di Dio,
la pazienza nei momenti di prova,
l’abbandono a Dio,
l’ascesi e la povertà,
l’umiltà e l’amore.
Sirya, Damasco
La testimonianza dello Sceicco Sciita
Shehaden Sheik Hussein
Shehaden Sheik Hussein – Sceicco sciita – Damasco – Sirya
L’Islam considera sacra la vita umana a prescindere dalla religione, dall’identità, dall’appartenenza nazionalistica, e considera che l’attentato alla vita dell’individuo un attentato a tutti gli uomini.
“Chi uccide un uomo senza che esso abbia commesso un male è come se avesse ucciso tutti gli uomini”.
Rivolgo un invito ad una lettura attenta dello scenario islamico deformato da quei conflitti politici che hanno offuscato l’immagine dell’Islam e quella delle religioni in tutto il mondo.
Nel momento in cui abbiamo denunciato gli attentati alle Chiese in Iraq, abbiamo detto che ogni persona che commette attentati nei confronti di ogni Chiesa in qualsiasi parte del mondo, non fa altro che commettere attentato ad una delle case di Dio
La nostra denuncia degli attentati di Londra, Madrid e Stati Uniti d’America non era soltanto per motivi umanitari ma dettata dalla nostra fede nell’Islam che ci obbliga a rispettare il diritto dell’altro alla dignità, alla vita e alla libertà.
Alcuni studi occidentali hanno approfittato della interpretazione di alcuni versetti del Corano circa il “Jihad” per descrivere l’Islam come religione violenta.
Permettetemi di dire che tutti i versetti circa il “Jihad” contenuti nel Corano sono inerenti alla cultura della difesa propria, della difesa dei diritti e della libertà.
Nella teologia del “Jihad islamico” non vi è nulla che inviti ad aggredire gli altri o qualcosa che giustifichi la violenza a prescindere dalle motivazioni religiose o economiche.
Mi sembra che abbiamo bisogno di mettere fine all’epoca della rottura tra oriente e occidente.
Gran parte dei problemi concernenti la percezione dell’altro sono derivati da questa rottura.
E, mentre apprezziamo gli sforzi del Pontefice, di Papa Benedetto XVI, e del Vaticano e di tutto il mondo cristiano, per costruire ponti di collegamento, sentiamo il bisogno di esprimere anche noi un nostro contributo in questo senso per denunciare quanto tempo abbiamo perso per quella rottura che ha imposto la politica.
E, se è della politica la determinazione, l’arroganza di nel difendere i propri progetti di dominio, allora dobbiamo come nazione di credenti avere un minimo di determinazione per difendere i diritti dei nostri bambini a vivere in pace con gli altri bambini nel mondo.
Anticamente si diceva che la religione costruisce a la politica distrugge.
Dobbiamo formare una forza di dissuasione religiosa perché non crolli questa struttura umana, ma ciò non avverrà se non attraverso il risveglio della coscienza religiosa.
Abbiamo bisogno del silenzio di Maria per imparare come leggere il nostro nuovo libro.
L’aggressione contro ogni uomo è aggressione alla Torath, al Vangelo e al Corano.
(testo Shehaden Sheik Hussein)
Islam
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E se tra i Cattolici, come abbiamo sentito
forti sono le testimonianze
per la pace e la speranza
come continuamente
Papa Benedetto XVI ci esorta.
Anche qui in Sirya tanti sono gli uomini
impegnati in ruoli non marginali
che lavorano per la pace e la speranza.
- Imam Dr. Abdell Razzak – Damasco – Sirya.
“Sono Il dottor Abdelrazzak, ricercatore ed esperto delle questioni religiose e di scienze sociologiche. Lavoro nell’ambito del Dipartimento dei beni religiosi qui in Siria.
Iddio ha fatto della religione l’immagine pratica della sua misericordia.
Dio ha creato gli uomini perché li ama, li ha creati dalla sua Misericordia dandogli un programma da seguire attraverso gli insegnamenti di tutti i profeti secondo le religioni di Abramo e dopo di Lui, di Mosè, Gesù e Maometto, e che tutti siano benedetti.
Nell’Islam, l’uomo non diventa un vero Musulmano né un vero credente se non santifica la propria missione: con il Vangelo di Gesù, la Torah di Mosé e tutti gli altri messaggi e simboli dei profeti.
Il profeta Maometto disse a tutti coloro che fecero del male e ucciso i parenti e molti dei suoi amici:”Vi ho perdonato. Andatevene, Siete liberi”.
E’ facile per l’uomo aggredire un altro uomo, ma l’Islam non ammette questo. Perché l’uomo vero, l’uomo educato da Dio, l’uomo che applica gli insegnamenti del Corano, è colui che si adopera per proteggere la vita degli altri uomini garantendone l’incolumità, la sicurezza e la tranquillità.
L’uomo musulmano commette un grave errore se è fonte di pericolo per gli altri uomini anche se sono miscredenti.
Occorre interpretare in modo giusto la fede dall’Islam perché il credente sia buono con tutti i suoi simili condividendone le sofferenze. Nessuno entrerà nel paradiso, promesso da Dio ai suoi devoti, se non con l’amore, e l’amore non si realizza se non con la pace e diffondondola in mezzo alle genti.
Sono necessari quindi sforzi comuni da parte di tutte le componenti della società, sia politiche che religiose, per formare l’uomo alla pace e all’amore dell’altro uomo considerandolo un fratello, perché è scritto:
”Nessuno di voi può credere se prima non ama per i suoi fratelli ciò che ama per se stesso”.
Gli sforzi comuni per la pace, quando accadono, sono voluti da Dio misericordioso e compassionevole per tutti noi.
Coloro che si suicidano facendosi esplodere in nome di qualsiasi religione e, specialmente con la maschera dell’Islam, commettono un grave delitto nei confronti dell’Islam che rifiuta questo orrendo atto perché esso è un atto diabolico che non appartiene all’Islam.”
(Dr. Abdel Razzak)
Islam
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Ed è ora di smetterla
con l’equazione Islam=terrorismo.
Nessuna religione è terrore.
E’ degli uomini il
culto del terrore
e molti di più sono
ovunque i moderati
che chiedono pace.
Burkina Faso il professore
Barry El Hadji
Barry El hadji Oumarou dir. scuola di Ouahigouya Ouahigouya
La benedizione su coloro che sono qui..
Sono professore di un liceo. Ho studiato in Egitto ed ho la licenza in arabo. Posso testimoniare che i musulmani qui con i cristiani convivono bene. Certamente le convinzioni religiose hanno le loro regole ed i loro diritti.
Noi, i musulmani qui ci auguriamo che ci sia pace tra noi e i cristiani e tra i popoli di tutto il mondo intero. E che ci sia il dialogo tra i popoli.
Non è bello che il denaro ci divida. Sono gli aspetti morali che dobbiamo difendere. Non possiamo accettare che nascano delle divergenze
Esiste sempre un punto d’incontro in una terra religiosa, sia essa musulmana, cristiana o protestante. Noi vogliamo la pace tra le religioni.
Il Profeta ha detto che si può vivere insieme anche quando le religioni sono diverse.
E per il tempo che mi avete concesso vi ringrazio.
(testo di Luca De Mata)
Islam
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Singapore, la grande moderna città stato
dell’Asia.
Luogo di tutte le fedi.
Dove tra grattacieli ed autostrade
Convivono le tradizioni dei grandi luoghi di tutte
le religioni.
Un grande laboratorio
moderno
dove la convivenza,
il confronto, il civile rispetto
è un obbligo, una scelta di tutte le religioni.
Nella moschea
con amicizia e grande disponibilità
ci accoglie lo sceicco e
gli domandiamo:
perché l’Islam non esprima con chiarezza
una sua posizione sul fanatismo suicida
che fa vittime inermi lontane
da ogni idea di guerra, di odio…
(testo luca de mata)
- Syed Assan – Sceicco di Singapore –
In ogni religione, è invitabile questo, che vi siano persone con una visione ortodossa o una visione estremista. Questo vale per ogni religione. Non solo per l’Islam. Anche nel Cristianesimo. Nel Buddismo. Nell’Induismo trovi estremisti.
Il nostro dovere, noi leader, qualunque sia la religione, dobbiamo correggere questa visione estremista, e dire alle masse che questa visione estremista della religione non rappresenta la loro religione vera!
La vera religione è lavorare tutti per la pace, per il bene, la solidarietà tra le persone.
Penso ai cristiani che vanno in Africa, in Asia in molte parti del mondo e così i Musulmani. Aiutare nel bisogno immediatamente é nello spirito di tutte le religione. Anche se non possiamo negare il fatto che in ogni religione fanno parte gruppi di estremisti.
Io penso perché questi gruppi sono fragili!
Non sono abbastanza forti per affrontare le sfide del mondo.
Si vedono crudeltà. Si vedono ingiustizie. Gli estremisti dicono basta, non si può sopportare!
Dicono bisogna vendicare crudeltà ed ingiustizie.
Ed allora usano parole della religione e questa loro interpretazione dicono è la vita giusta da percorrere, ma la massa dei Musulmani sa che questa non è la via giusta.
Consideriamo che i Musulmani del mondo sono oltre un miliardo.
Sì ci sono gruppi di estremisti, ma forse sono l’1 % della popolazione mussulmana mondiale.Ma sfortunatamente le notizie parlano più di loro che del 99% .
Per esempio l’unità dei Musulmani la trovi in ogni moschea del mondo. Vi sono delle diversità tra i musulmani per esempio i Sunniti o gli Sciiti ma tutti pregano verso la stessa direzione: la Mecca!
E tutti vanno in Moschea.
Siamo uniti nella preghiera.
Qualsiasi siano le differenze, queste differenze sono molto piccole, ci sono delle opinioni diverse, alcune più estreme, è il loro modo di pensare.
Ma la verità è …. che tutti sanno quando una cosa è sbagliata.
Ma torniamo ai kamikaze e cosa ne pensa la maggioranza dei Musulmani… devo ancora vedere una conferenza Islamica che li appoggi.
Devo ancora vederla.
Per esempio non c’è una riunione Islamica nel mondo che abbia mai detto che i kamikaze sono giustificati dall’Islam.
Non possono farlo perché è contro l’Islam.
(Sceicco: Syed Assan )
Islam
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Siamo in Siria. A Damasco.
Siamo qui dove l’odore del fumo
dell’incendio dell’Ambasciata Danese
è ancora nell’aria,
premonitore di quello stesso estremismo
che ha incendiato il confine tra il Libano
ed Israele.
Un eco di morte.
Scontri violenti provocati
da quello stesso estremismo che da decenni
acceca tutte le speranze di pace in Medio Oriente!
Damasco. Capitale e storia di un antico popolo Islamico,
dove hanno convissuto e convivo
chiese di cristiani ortodossi,
cattolici, latini e orientali, armeni.
Chiese, moschee,
Sceicchi e Vescovi,
Minareti e campane.
- Sceicco Dr. Ihsan Baadarani – Damasco – Syria
“La parola Iddio è la più bella parola che ci sia. Viene pronunciata in 99 modi nella religione islamica. Tra questi modi o nomi vi è l’espressione “la misericordia” poiché Dio è il Misericordioso, che investe tutti con la sua misericordia infinita, ma non ha misericordia nei confronti dei prepotenti, degli ingiusti e degli aggressori.
Nell’Islam Dio è pace e il paradiso è la “casa della pace”.
Dalla pace, che è uno dei nomi belli di Dio, deriva la parola “Islam”, poiché l’Islam è pace. l’Islam è affidarsi a Dio; l’Islam è affidarsi a Dio per amore; l’Islam è obbedienza alla volontà di Dio senza costrizione o prepotenza.
Iddio è pace e non prepotenza.
Iddio misericordioso invita i forti ad aiutare i deboli e a soccorrere gli anziani senza sfruttarli e senza chiedere loro ricompense per quello che hanno speso.
Non vi è differenza tra un musulmano e un cristiano o tra un ebreo e un buddista perché tutti sono figli di Dio e tutti sono creature di Dio, e le creature che Dio ama di più sono quelle che fanno del bene ai figli di Dio.
I più vicini a Dio sono i più servizievoli nei confronti dei deboli, dei poveri, dei malati e degli oppressi.
Dio è pace e non prepotenza tra l’uomo e la donna, e l’Islam è pace e non prepotenza, perché l’Islam deriva dalla pace, da Dio. “
(Sceicco Dr. Ihsan Baadarani)
Dalla pace, che è uno dei nomi belli di Dio,
deriva la parola “Islam”,
poiché l’Islam è pace.
l’Islam è affidarsi a Dio;
l’Islam è affidarsi a Dio per amore;
l’Islam è obbedienza alla volontà di Dio
senza costrizione o prepotenza.
Iddio è pace e non prepotenza.
Questo avviamo appena ascoltato,
come anche le frasi:
Dio è pace, e la pace è uno dei nomi
più belli di Dio, che creò il paradiso
per i fedeli chiamandolo
la “casa della pace”.
Ed ancora:
Non vi è differenza
tra un musulmano e un cristiano
o tra un ebreo e un buddista
perché tutti sono figli di Dio
e tutti sono creature di Dio,
e le creature che Dio ama di più
sono quelle che fanno
del bene ai figli di Dio.
Dello steso senso e dello stesso
peso le parole sempre qui a Damasco
che cogliamo dall’Imam finita la preghiera
- Imam Nizar El-Khatib – Moschea degli Omayadi – Damasco – Siria
L’Islam contiene l’espressione più eloquente del comportamento corretto e cioè dell’amore e della tolleranza.
Gli insegnamenti del Cristianesimo e dell’Ebraismo si trovano anche nell’Islam.
(Imam Nizar El-Khatib )