La libertà in un mondo senza fedi?
CattolicesimoLa questione del diritto
è centrale per la convivenza
nella diversità religiosa.
Se in una nazione per legge
io non posso esprimere i segni
della mia fede se non
che all’interno dei miei luoghi di culto.
Se per legge sulla mia persona
non posso portare i segni della mia fede.
Se per legge posso anche essere
condannato a morte se esprimo pubblicamente
i valori della mia Fede, le mie preghiere.
Se per un verso abbiamo abbattuto
E vinto il Nazismo che volle l’Olocausto
dei Figli d’Israele
Se abbiamo abbattuto
e vinto l’ideologia che marciava sulla Piazza Rossa
e che abbandonò alla morte nei gulag
milioni di Cristiani e dissidenti.
Ancora oggi ascoltare
certe testimonianze
che contrappongono Fede a Fede
ci preoccupano per il futuro dei nostri figli
E ci domandiamo a chi giovi tutto questo
se non a chi vorrebbe un mondo senza fedi!
E’ vero questo?
Questa domanda a Don Oreste Benzi
che in Italia in nome della Fede
ha fondato un movimento
contro tutte le schiavitù
liberando centinaia e centinaia
ragazze rese schiave dai mercanti
del sesso, giovani dalle tossicodipendenze
perché come lui dice
Dio è amore
la più grande
delle dimensioni della libertà,
Esisterebbe ancora la libertà
In un mondo senza Fedi?
(testo luca de mata)
- Don Oreste Benzi fondatore della comunità Giovanni XXIII
“Sarà la vittoria di tutti quelli che vogliono distruggere la fede qualsiasi fede per essere loro stessi dominatori di questo mondo perché Dio è l’unico che difende veramente l’uomo allora facendo scomparire allora si creerà nelle persone nell’uomo il senso che
la pratica religiosa non serve a niente anzi sarà disprezzata ridicolizzata per cui l’uomo rimarrà sotto un certo aspetto smarrito
Ma la nostalgia di Dio rimarrà sempre nell’uomo perché l’uomo è intriso dall’esistenza di Dio e dall’ascolto di Lui
Allora noi possiamo già realizzare un mondo diverso.
Perché se si attende il vero amore cioè l’amare per primo, l’amare gratuitamente, l’amare senza chiedere risposta, l’amare anche di amore inutile fino anche a dare la vita, immediatamente si crea nell’uomo il senso di Lui e il bisogno di relazionarsi con Lui.
Questi giovani lo dimostrano bene che per poter stare in piedi bisogna stare in ginocchio.
Io dico ai nostri giovani – non temete il male, temete il bene che manca – la vostra vita è già la speranza io so già qual è il futuro del mondo siete voi la vostra vita me lo dice.
Un popolo che canta le lodi di Dio si tiene nella mano cammina insieme si conosce perché altro è vedere altro è conoscere per vedere basta avere un po’ di vista per conoscere bisogna amare – dobbiamo avere una fiducia enorme e cantare sempre – benedirò il Signore in ogni tempo grazie o mio Dio “
(Don Oreste Benzi)
La concretezza della testimonianza
di Don Benzi ci dimostra che
le religioni vengono
percepite non astrattamente,
ma per quello che concretamente fanno,
e propongono per la pace tra i popoli.
(testo di Luca De Mata)
fabio pacari :
L’interesse di partito, l’interesse del potere, l’interesse delle stanze dei bottoni e tutto ciò che è collegato a esso è diventato la coscienza pratica ed attuativa, e così si ha il tradimento della rivoluzione cristiana, come dice Benedetto XVI, della rivoluzione di Dio. Perché mancano le strategie comuni da portare avanti.
chiara :
chi tace dinanzi all’ingiustizia – ma non è un tacere con la parola soltanto – chi tace con i fatti è complice del delitto
gianna :
occorrono strategie comuni da attuare, ognuno nel dono carismatico che ha, nel dono della parrocchia in cui è, nella diocesi in cui si trova. Ma dobbiamo veder i fatti, la gente si sente tradita tutte le volte che ripetiamo le parole di speranza, ma non c’è l’azione. Cos’hanno lasciato i cattolici, permettetemelo? Hanno lasciato la devozione. Devozione che è unione con Dio-Amore, che è validissima, ma la devozione senza la rivoluzione non basta, non basta. Soprattutto le masse giovanili non le avremo mai più con noi, se non ci mettiamo con loro per rivoluzionare il mondo e far spazio dentro
sabrina da pisa :
ho assistito ad uno degli ltimi interventi pubblici di don Benzi e diceva questo:è la grande ora della Chiesa!. Questo è il kairos, il tempo dell’intervento di Dio è giunto, il vento è favorevole, però bisogna dare una mossa creativa. I nostri ragazzi, i nostri piccoli angeli crocifissi, i nostri barboni che andiamo a prendere tutte le sere alla stazione, in realtà sono i soggetti attivi e creativi di umanità. Il bene che fanno loro ai giovani è incalcolabile. Dobbiamo riconoscerlo e dare una svolta più concreta a questi incontri