Non c’è pace senza libertà

Testo di Luca De Mata Nessun commento

Tutto si ripete
e sempre la domanda è
chi è il martire?
Per i Cristiani il martire
e chi per testimoniare
la propria Fede è disposto
a mettere in gioco
anche la propria vita
come appena abbiamo ascoltato!
non chi uccide uccidendosi.
«Non uccidere!»
ha scritto Dio
nella coscienza dell’uomo.
Ma la storia dell’umanità
è una tragica scia di morti.
Dal secolo scorso ad oggi
decine di milioni di innocenti
sono stati falciati
dal furore delle ideologie,
ed oggi?
Ancora morti!
Vittime di tiranni e tirannie
Quando non della follia planetaria
del fondamentalismo religioso
annunciatore di morte.
Negazione concreta di ogni libertà,
di credere o di non credere..
Non c’è pace senza libertà.
E così torna la domanda:
cosa è la libertà per chi crede in un Dio
che per ogni Fede è Amore?

La maschera del buon cuore? questo è Dio?

Testo di Luca De Mata 1 Commento

Ancora oggi, in questo momento,
sono oltre un miliardo le persone
che non hanno accesso
all’acqua potabile,
Ogni giorno
34 mila di queste persone
muoiono.
Primi in graduatoria
come sempre ed ovunque
i bambini!
Morti
che non fanno notizia
E così in questo nostro mondo
di immagini e di parole
si investono cifre
incredibili per sostenere
consumi marginali per la reale qualità
della vita dei popoli
tutto lo si riduce alla
soddisfazione della persona.
Questo è il mercato.
Tutto diventa relativo
così anche le religioni
se le si reinterpretano
relativizzandole a noi stessi!
Dio diventa la maschera
del buon cuore
ben diverso è il confronto reale
nel Suo nome.
Al servizio di Dio
per il bene di tutti.

(testo luca de mata)

Un Dio immaginato!

Testo di Luca De Mata Nessun commento

La mancanza di libertà politica genera
il fondamentalismo, più volte abbiamo ripetuto in questa puntata la frase “ama chi non ti ama”
Interrogandoci sui miliardi di credenti
che mettono segni di Dio
nelle loro case.
Nelle loro città.
Sui monti.
Trai boschi.
In luoghi sperduti
lontani del pianeta,
perché Lui non si scordi di loro
e loro non si dimentichino di Lui!
Per Lui si innalzano muri e tetti!
Per Lui si costruiscono intere città!
Per Lui si canta nelle mille lingue
del pianeta!
A Lui chiedono ed ancora chiedono
supplicanti doni e grazie,
miracoli, gioia!
Chi la guerra e non la pace…
e chi l’odio.
Ritorsioni. Vendette.
Gole tagliate.
Morte!
E’ questo ancora un Dio
od una rappresentazione…
un Dio immaginato!
frutto della mediocrità
del pensiero umano?

(testo di Luca De Mata)

Il desiderio di dominio: il più profondo dei desideri oscurantisti. Odi e divisioni.

Testo di Luca De Mata Nessun commento

E’ evidente che oggi esistono due Islam,
e questo vale purtroppo non solo per l’Islam…
e non solo per le religioni!
La storia è piena di guerre
di morti, di attentati
fatti in nome di farneticazione ideologiche,
di una ragione che non c’è,
e nulla hanno a che fare con le religioni.
E’ il dominio.
Il desiderio di domino,
il più profondo dei desideri oscurantisti,
ad incendiare odi e divisioni.

(testo luca de mata)

Ama il tuo prossimo come te stesso

Testo di Luca De Mata 1 Commento

Vittime dilaniate in un mercato per le bombe
civili uccisi dentro le macerie di una casa
crollata per le bombe.
Ma forse dietro ogni proiettile non c’è un uomo
che ha preso la mira?
per uccidere?
e dietro quel prendere la mira
non c’è un progetto?
Un progetto che non è certo
quel progetto di pacificazione,
convivenza, tolleranza
quale è in tutte le religioni
come qui più e più volte
ci è stato dichiarato con forza
ed ancora più con passione
ci sarà ripetuto quanto più
ci addentreremo in questo nostro viaggio
nelle intenzioni delle religioni,
come nella religione cristiana
quando il Dio annunciato a Nazareth
dall’Arcangelo Gabriele
dice: “Ama il tuo prossimo come Te stesso”
Dice ancora Gesù:
“Se amate quelli che vi amano,
che merito ne avrete?
Anche i peccatori fanno lo stesso …”.
Fatalità e legge.
Allora più probabilmente
Non fatalità, ma progetti di uomini.

(testo luca de mata)

La follia delle contrapposizioni – la morte di ogni dialogo.

Testo di Luca De Mata 1 Commento

Tailandia.
Una antica nazione in forte sviluppo
di grandi tradizioni di fede
buddista,
con una estesa presenza a sud
mussulmana.
Non lontano da Bangkok la residenza delle Sceicco
Swart Sumalyasak capo
della grande comunità Islamica tailandese.
Gli chiediamo in modo molto diretto
quale sia la sua posizione sul terrorismo
di matrice islamica.
Con grande franchezza
risponde.
Una franchezza che sinceramente ci lascia
una diffusa angoscia nel più profondo!
Pensiamo alle immagini dei morti e dei feriti
di Madrid, di Londra, degli attentati in Israele
come delle bombe nella valle della Beka’a
i corpicini dei bambini estratti dalle macerie.
Signore Dio ferma questa spirale
di morte che sta trascinando il mondo
verso la follia delle contrapposizioni
la morte di ogni dialogo.

  • Swart Sumalyasak (capo della comunità Islamica) –  Sheikul – Tailandia 

Il Corano insegna a conservare la pace, ma autorizza a difendersi nel caso di oppressione.
Se si vuole interpretare in modo corretto il Corano, esso insegna che tutti siamo discendenti dagli stessi genitori. Le stesse cose che noi desideriamo, anche gli altri le desiderano.
Quello che non piace a noi, non è giusto darlo agli altri.
E’ giustificato opporsi a chi infrange i nostri diritti.
E’ lecito combattere contro coloro che ti opprimono.
Per esempio: l’Islam ha avuto il governo della striscia di Gaza per 1400 anni, ed allora a chi viene a sovvertire questa situazione, bisogna reagire con la forza.
Hamas combatte per reazione ad una invasione.
Il Corano autorizza il fedele a difendersi quando viene oppresso.
Il territorio di Israele e’ stato per la verità in mano islamica per 1400 anni. E perciò! E’ lecita l’autodifesa da quando e’ stato invaso.
Sia gli Inglesi che sono stati dalla parte di Israele (come pure tutti gli altri che prendono le difese di Israele) devono essere ostacolati dalla resistenza islamica.
I suicidi agiscono contro governi che hanno il programma di combattere l’Islam.
In guerra le bombe non colpiscono solo coloro contro cui sono dirette, ma fanno anche vittime innocenti. Se consideriamo il punto di vista politico possiamo paragonare gli Stati Uniti ad un maschio e l’Inghilterra ad una femmina: ciò che il marito ordina la moglie fa.
Le vittime delle bombe di Londra?
Bisogna considerare l‘intenzione di chi li fece.
Era inevitabile che ci fossero delle vittime.
Quando capita un incidente, se qualcuno si trova per caso in quel luogo, purtroppo potrebbe esserne coinvolto. Può capitare infatti che persone innocenti si mescolino con altri che operano il male e perciò ne vengono coinvolti.
Lo scopo dei suicidi islamici e’ solo quello di danneggiare i loro nemici: quando altre persone che non c’entrano affatto si trovano coinvolte, è una cosa irrimediabile, perché e’ difficile in questi casi fare distinzioni.
Si tratta di incidenti: tutto può capitare, anche senza intenzione.
Per esempio se per caso scopro mia moglie a colloquio con un uomo, la mia reazione e’ di ucciderli entrambi. Quell’uomo potrebbe anche essere stato un parente di mia moglie, ma io non essendone certo li ho eliminati tutti e due.
La soluzione giusta?
La moglie non dovrebbe parlare in pubblico con un altro uomo che non sia suo marito.
Sono incidenti.

(Swart Sumalyasak) 

Fatalità e legge.
Fatalità la morte di innocenti inermi
Di trovarsi nel posto sbagliato?
In questo modo tutto si può giustificare

(testo di Luca De Mata)

Apertura fra Musulmani e Cristiani – Convento Deir Mar Musa – Siria

Testo di Luca De Mata 52 Commenti

Ma se dalle piazze e i terreni di guerra
il confronto paga sempre di più
un contributo alla vita,
ci sono persone, frati, come qui tra i monti
della Sirya che riaprono eremi antichi isolati
tra i monti per dire
che la strada della pace
è possibile.
È un cammino in salita
come arrivare fin
qui al Convento
sulle montagne
di Deir Mar Musa.
Dove incontriamo
Padre Jacques Mourad
Tra gli iniziatori di
Questa esperienza di pace.
(testo:luca de mata)

  • Padre Jacques Mourad – Convento Deir Mar Musa  – Deserto – Siria.
    “Benvenuti nel convento di San Mosè, riaperto, qui in mezzo alle montagne della Syria, nel 1982
    Sin dall’inizio erano chiari in noi quattro punti principali che riguardano la nostra vocazione
    Primo punto: il grande significato della vita spirituale e della preghiera
    Ogni giorno alla sera un’ora di meditazione dentro la chiesa davanti al tabernacolo.
    la nostra vocazione è creare apertura fra musulmani e cristiani e
    sin dall’inizio abbiamo sentito che dobbiamo essere testimoni dell’amore di Gesù Cristo verso i Musulmani:
    Vogliamo che il Vangelo sia conosciuto dagli altri perché l’Islam conosca e capisca che il cristianesimo e Gesù Cristo sono molto rispettosi verso la religione dell’altro e la loro fede.
    Rispettosi per l’esperienza spirituale. Questo il ruolo che diamo alla preghiera.
    Tutto questo lo si può vedere da come ospitiamo i Musulmani. Qui vengono da noi in tanti, specialmente il Venerdì, e con grande rispetto di questo luogo sacro. Vengono qui per pregare Mosè.
    La nostra giornata inizia al mattino presto, occupandoci degli animali. Poi alle 7.30 preghiamo insieme dopo ognuno al proprio lavoro.
    Chi a curare le coltivazioni, chi i rapporti su Internet e poi l’ospitalità. Dopo il pranzo verso le tre ognuno può leggere, pregare andare sulla montagna e alla sera alle sette si entra in Chiesa per l’ora di meditazione e la Celebrazione Eucaristica.
    Ringraziamo Dio per questa nostra vita consacrata a Lui.
    Ringraziamo Dio per tutto quello che abbiamo perché è grazia di Dio.
    E’ carità di Dio!”

(Padre Jacques Mourad)

Le frontiere delle guerre di religione

Testo di Luca De Mata 1 Commento

Tanti si schierano per la pace.
Tutti rifiutano la violenza .
Ma finiti i cortei
I moderati nei territori
della violenza sono i più
minacciati, i primi colpiti.
La speranza della convivenza
è difenderli,
da tutte le intimidazioni.
da tutte le minacce.
I nemici della convivenza, del confronto civile
Vogliono
ché le loro voci
tacciano.
Perché?
Solo fino a pochi anni fa
prima del crollo del muro di Berlino
nessuno
avrebbe mai
pensato che l’umanità
avrebbe
mai più attraversato
le frontiere delle guerre di religione.
Ma le guerre di oggi, i conflitti locali,
gli assalti degli estremisti, sono già
la guerra tra le religioni?
Sono i segnali del grande scontro finale
in cui a perdere sarà
tutta l’umanità e quanto tutto ha costruito?
nel Suo nome. Nome di Dio!

(testo luca de mata)

Dio che odia? E’ questo ancora un Dio? o piuttosto il frutto della mediocrità del pensiero umano.

Testo di Luca De Mata 3 Commenti

Donne uomini bambini
Miliardi
credono
ad un Dio!
Anche chi ne nega l’esistenza,
chi si professa ateo,
non può non interrogarsi su Dio.
Miliardi di credenti
lo pregano!
offrono a Lui doni ed incenso!
Lo amano!
Altri lo temono!
Ma tutti lo vogliono testimone
vigile della propria vita!
E’ Lui alfa e omega
delle loro speranze!
Ubriachi di se lo deridono!
Lo esorcizzano!
Lo bestemmiano!
Ma poi lo temono!
Ma i più incondizionatamente
vogliono esserne testimoni!
Miliardi di credenti
Mettono segni di Dio
nelle loro case.
Nelle loro città.
Su monti.
Tra boschi.
In luoghi sperduti
lontani del pianeta,
perché Lui non si scordi di loro
e loro non si dimentichino di Lui!
Per Lui si innalzano muri e tetti!
Per Lui si costruiscono intere città!
Per Lui si canta nelle mille lingue
del pianeta!
A Lui chiedono ed ancora chiedono
supplicanti doni e grazie, miracoli, gioia!
Ma ancora guerra e pace,
odio e morte!
E’ questo ancora un Dio
od una rappresentazione…
un Dio immaginato
frutto della mediocrità
del pensiero umano.

(testo luca de mata)

Le guerre striscianti non sono diverse dalle guerre dichiarate

Testo di Luca De Mata 1 Commento

Questo viaggio nelle religioni
alla ricerca di tutte quelle risposte
alla domanda che ogni abitante
della terra oggi si pone :
Dio sei Tu il Dio della pace o il Dio del dominio?
continuerà la prossima settimana
dove ancora più ci confronteremo
anche con chi sostiene
le ragioni del fondamentalismo.
Perché ognuno di noi deve essere rispettato
per quello che è in quel momento
e per quello che vorrà essere.
Non ti condanno e non mi condanni.
Dire pace per tattica
è oggi un gioco scoperto.
Le guerre striscianti
non sono diverse dalle guerre dichiarate.
Tutte e due fanno morti
e tutte e due sono le staffette
della guerra finale.

(luca de mata)

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